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Tendinopatie: cosa sono e consigli su come affrontarle

  • Immagine del redattore: Alberto Geroldi
    Alberto Geroldi
  • 31 ago 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 18 set 2023

Con il termine "Tendinopatie" si intendono tutte le problematiche e sofferenze a carico di uno o più tendini del corpo.

Possono verificarsi in seguito a traumi (es. cadute o traumi diretti sulla struttura), malattie sistemiche che ne alterano la normale struttura (es. gotta, spondilite anchilosante, diabete, forme di artrite) o sovraccarichi funzionali, in cui la capacità di sopportazione al carico e alla sollecitazione ripetuta nel tempo, è inferiore rispetto alla quantità di sforzo richiesto al tendine.

A seconda della porzione di tendine interessato e dall'estensione del problema, possiamo dividere le tendinopatie in:

  • Entesopatia: quando è colpito il punto di inserzione del tendine

  • Tendinite: infiammazione del tendine

  • Tendinosi: sofferenza cronica e degenerativa a carico del tendine che ne altera la normale struttura

  • Tenosinovite: infiammazione a carico della guaina che avvolge il tendine

  • Rottura del tendine: lacerazione di una parte o rottura completa di tutto il tendine.


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Ecco alcuni consigli utili per la gestione e la cura delle tendinopatie:

  1. Le tendinopatie non migliorano con il solo riposo. E' possibile che la sintomatologia dolorosa migliori nel corso del tempo pur non facendo niente, ma la ripresa delle attività (lavorative o sportive) è spesso accompagnato da una ripresa del dolore poichè il riposo non aumenta la tolleranza del tendine al carico e allo sforzo.

  2. Al contrario di quanto si pensi, non è da considerarsi come una classica risposta infiammatoria del nostro corpo . L'uso di farmaci anti-infiammatori può essere di aiuto in casi di manifestazioni molto dolorose, ma non è chiaro quali effetti hanno sulle cellule tendinee e sulla patologia.

  3. Le tendinopatie possono essere causate da molti fattori di rischio. Il principale è un rapido cambiamento dello svolgimento di certe attività : quelle che richiedono un assorbimento di energia da parte del tendine (es. camminare, correre, saltare) o un carico che lo comprime . Persone con problematiche biomeccaniche (scarso tono-trofismo muscolare o bassa resistenza allo sforzo) o sistemiche (età, menopausa, colesterolo alto, alta suscettibilità al dolore) possono sviluppare con più facilità un dolore tendineo anche con minimi cambiamenti alle loro attività.

  4. L'esercizio fisico è il trattamento delle tendinopatie con più evidenza scientifica: i tendini devono essere "caricati" progressivamente cosicché possano sviluppare una maggiore tolleranza allo sforzo e alle attività della vita quotidiana. La maggior parte delle tendinopatie non miglioreranno completamente senza questa progressiva stimolazione al carico.

  5. La modifica dei carichi di lavoro (inteso come quantità e/o frequenza) a cui viene sottoposto il tendine, è il primo passo per il pazienti con problematiche tendinee, specialmente nel breve termine.

  6. Il dolore non è correlato a possibili problematiche evidenziate dagli esami strumentali (Risonanza Magnetica, ecografia ecc). Le problematiche riscontrate da un'indagine strumentale possono essere comuni anche nella popolazione che non manifesta dolori o disturbi di alcun tipo, e al tempo stesso è possibile ottenere ottimi risultati in termine di dolore e funzionalità anche in presenza di gravi patologie o lesioni (in molti casi è possibile che la lesione non sia reversibile).

  7. Le tendinopatie raramente migliorano nel lungo termine solamente con trattamenti e fisioterapia passiva come massaggi, ultrasuoni, iniezioni, onde d'urto ecc. L'esercizio è il cardine della riabilitazione e i trattamenti passivi possono essere solo un aggiunta ad esso. In particolare l'esecuzione esclusiva di numerose infiltrazioni è spesso associata a risultati peggiori in confronto alle altre opzioni di intervento.

  8. Gli esercizi riabilitativi devono essere personalizzati in base alle esigenze, al dolore e alla funzionalità di ogni paziente ,rispettandoli, e aumentandone progressivamente l'intensità.

  9. Le tendinopatie rispondono molto lentamente ai trattamenti riabilitativi basati sugli esercizi. Occorre avere pazienza e costanza nella progressione delle attività, da pianificare con l'aiuto del Fisioterapista, e scegliere come primo approccio il trattamento conservativo ( evitando di scegliere subito "scorciatoie" come trattamenti infiltrativi o chirurgici).


Questi sono dei principi generali da preferire come primo approccio al trattamento riabilitativo delle tendinopatie, ma in alcuni soggetti è possibile si renda necessario il trattamento infiltrativo o chirurgico, qual'ora l'intervento conservativo non sia sufficiente.


Per ulteriori informazioni sulla riabilitazione delle tendinopatie o per fissare un appuntamento chiama il 3337339001


© Tutti i diritti riservati


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Reference :

"9 Tendinopathy thruths you must know" di Dr. Peter Malliaras
 
 
 

1 commento


Guest
16 nov

Approfondimento sul Recupero e l'Ambiente Domestico


Un articolo davvero illuminante sulle tendinopatie. Oltre alla riabilitazione fisica, un aspetto spesso trascurato è l'impatto dell'ambiente domestico sul nostro recupero. Creare uno spazio che favorisca il riposo e riduca lo stress è fondamentale. A volte, il giusto "sostegno" strutturale in casa, come quello offerto da queste soluzioni innovative, può migliorare il comfort e contribuire a un benessere psicofisico generale, essenziale durante la convalescenza.


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